Report Biodiversity Barcamp Lodi

Il 15 maggio 2018 si è tenuto l’evento “Salvaguardia, conservazione e uso sostenibile delle risorse genetiche animali e dei sistemi acquatici” presso la sede del CREA, sezione  Zootecnia e Acquacultura, di Lodi. L’appuntamento rientra nell’ambito del più ampio programma di eventi itineranti “Biodiversity Barcamp”, finalizzato all’avvicinamento alle tematiche della biodiversità.

Le ricerche effettuate negli ultimi anni mettono in evidenza che l’impoverimento della diversità genetica delle specie si ripercuote sui periodi di riproduzione di piante e animali, sulle migrazioni, sulla distribuzione delle specie e sulla dimensione delle popolazioni. Le stesse ricerche mettono anche in evidenza come biomi funzionalmente ben diversificati abbiano maggiori probabilità di adattarsi ai cambiamenti e alla variabilità del clima.

Anche se nel breve e medio termine la perdita di biodiversità non condiziona né le attività produttive, né l’economia di mercato, è importante riconoscere come si tratti di un problema etico. Non a caso, il tema della resilienza e quindi della sostenibilità nel lungo periodo di popolazioni animali domestiche molto imparentate a livello globale costituisce motivo di seria preoccupazione.

Fino ad ora l’interesse verso le razze autoctone di specie domestiche è stato sostanzialmente di tipo culturale, ma la ricerca non può, da sola, fornire strumenti che ne garantiscano la sopravvivenza. Il mantenimento delle razze autoctone, poco redditizie per gli allevatori in sistemi di allevamento convenzionali, potrebbe ad esempio trovare nuove ragioni d’essere all’interno di altri sistemi produttivi.

Si tratta di un’ipotesi in linea con la stessa CBD (Convenzione sulla Biodiversità Biologica, 1992) che con il protocollo di Nagoya (2010) ha adottato, tra l’altro, un nuovo “approccio ecosistemico” che prevede il superamento di criteri meramente conservazionistici considerando la comunità umana, e le sue attività, come parte integrante degli ecosistemi e dei meccanismi che li regolano e non come “elemento disturbatore” dell’equilibrio naturale.

Perciò, l’intento della tavola rotonda che si è svolta a Lodi è stato di mettere in comune idee ed esperienze diverse per una riflessione sulle ragioni, i metodi ed i programmi per la conservazione della biodiversità delle specie animali domestiche acquatiche e terricole.

Il confronto si è sviluppato su tre tavoli i cui argomenti centrali erano:

1. Biodiversità delle specie domestiche;
2. Biodiversità e genomica;

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